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Solaero

Ricopertura aeromodello con Nastro Tramato

24 Aprile 2009 , Scritto da solaero Con tag #AERO - tecniche

Ricopertura di aeromodelli in Espanso
con
Nastro Tramato

 



La tecnica che presento in questa pagina è tanto banale quanto spettacolare (riguardo al rapporto costo-tempo/prestazioni).

Dal punto di vista di resistenza strutturale credo che sia la migliore in assoluto per modelli con cui divertirsi davvero tantissimo (intendo anche per combat e volo in pendii con atterraggi impossibili) spendendo poco in tempo e soldi.

Non a caso è la tecnica di costruzione più usata nella disciplina dello Slope-Combat con i P.S.S. .

 

Concetto base:

 

Si tratta semplicemente di ricoprire l'intero modello in espanso con "strisciate" di nastro adesivo rinforzato con una retina in fibra di vetro (utilizzato per imballaggi pesanti) sovrapponendo di circa mezzo centimetro una strisciata sull'altra.

 

Generalmente si usano nastri da  5cm di larghezza.
Esistono anche misure più piccole ma, oltre al maggior tempo per il rivestimento, si aggiunge parecchio peso per via delle sovrapposizioni assai più numerose.

All'altro opposto ho visto usare anche rotoli da 40cm di larghezza, interessanti per le ali ma difficili da gestire in presenza di curve e bombature. Penso comunque che siano introvabili in Italia.

 

Ovviamente in corrispondenza dei punti di maggiore sollecitazione si possono sovrapporre uno o più "strati".

 

Si preparano le superfici con una buona "scartavetrata" soprattutto per eliminare i pelucchi del taglio con filo caldo.

Poi si procede con una accurata pulizia dalla polvere.

Soprattutto se si utilizza EPP come materiale base, sarebbe necessario dare una spruzzata di colla spray (tipo 77 3M) per migliorare la presa del nastro (sui miei modelli in polistirolo/polistirene non l'ho mai usata e la tenuta è perfetta).

 

A questo punto, srotolare ed appoggiare il nastro senza tenderlo troppo (Attenzione: si rischia di svergolare il pezzo!!!) accavallandolo di circa 5mm sulla striscia precedente quindi pressare con parecchie passate di panno morbido asciutto.

 

 

In corrispondenza delle parti curve occorre "tagliuzzare" il nastro e incollare una "linguetta" alla volta per evitare pieghe troppo vistose e anti-aerodinamiche.

Non cercando ossessivamente il risultato estetico sui miei modelli, non ho mai provato a scaldare leggermente lo scotch con un ferro per termoadesivi ma sembra che funzioni per eliminare le pieghe più piccole che inevitabilmente rimangono.

 

Consiglio di procedere con questo ordine per la fusoliera (dalla coda verso il muso):
le fiancate,  il sotto, il sopra.

 

Riguardo alle ali (che raccomando provviste di un longherone per evitare la flessibilità che altrimenti si manifesta in volo):

 

Incollare una striscia a cavallo del Bordo d'Uscita poi l'intradosso dal bordo d'uscita al bordo d'entrata ed infine l'estradosso sempre dal Bordo d'Uscita in avanti con una ulteriore striscia a cavallo del Bordo d'Entrata

In questo modo gli ultimi cm di Bordo d'uscita hanno già una ricopertura doppia che consente di ricavarvi direttamente gli alettoni (anche se qualcuno preferisce sostituirli con il profilato in balsa perché più rigido).


Il rinforzo della giunzione tra le semiali si ottiene lasciando prolungare la strisciata di circa 8-10cm reciprocamente da una semiala all'altra

 

 


 


Garantisco che ci vuole più tempo per descriverlo che per farlo e anche "la mano" viene nel giro di pochi tentativi!

 

 

Il rovescio della medaglia:

 

Come tutte le cose, anche questa tecnica presenta degli inconvenienti (altrimenti sarebbe la più usata) e principalmente:

 

- Pessimo invecchiamento alla luce solare (lo scotch non gradisce gli UV) e dopo una stagione, massimo due occorre ri-ricoprire il modello (ma se si fa combat duro difficilmente dura così tanto pur essendo robusto...).

 

- Risultato estetico poco attraente in quanto sullo scotch è impossibile verniciare (risultato splendido quando nuovo ma al primo graffio la vernice comincia a sfogliarsi)

 


Qui di seguito propongo delle alternative per cercare di limitare questi problemi però il rapporto costo/peso/resistenza è molto meno interessante rispetto alla tecnica pura.

 

1) Dopo aver ricoperto il modello con lo scotch si può ricoprire a sua volta lo scotch con termoadesivi comunemente usati ma oltre al peso si peggiora drammaticamente il bilancio economico del modello e si esce dalla filosofia minimalista di queste realizzazioni

 

2) Dopo aver ricoperto il modello con lo scotch si può ricoprire a sua volta lo scotch con nastri adesivi colorati resistenti all'UV ma diventa difficile trovare colori intermedi e prezzi interessati (ammesso di aver già trovato i nastri) oppure con vinile per insegne (anche qua occhio al costo...).

 

Per limitare un po' il fattore peso in queste due "soluzioni" la ricopertura con lo scotch tramato può NON essere completa privilegiando solo le parti più sollecitate.

 

3) Si può verniciare (vernici all'acqua che non sciolgano il poli!!!) il modello PRIMA della ricopertura con tinte forti perché lo scotch maschera un po' i decori ed altera un po' i colori. Il problema di cattivo invecchiamento agli UV non viene comunque risolto.

 

4) Usare nastri telati colorati (tipo nastro americano) e UV-resistenti ma attenzione al peso molto, molto più elevato e al fatto che generalmente sono caricati con fibre più elastiche (nylon...) che non la fibra di vetro.

 

Come in tutte le cose occorre cercare il miglior compromesso in funzione di ciò che si vuole ottenere.

 

Ecco alcuni esempi da me realizzati:

 

Il mio primo PSS in assoluto. Dopo 4 stagioni e decine di crash che avrebbero polverizzato al primo colpo un qualsiasi altro modello l'ho mandato in pensione a pezzi ma... volava ancora!!!

 



Un altro successone!!! Questo BF109 è una delizia da pilotare. Per un minimo di decorazione ho scelto del nastro tramato tipo americano giallo (tanto ci dovevo mettere comunque del piombo di centraggio...) per il muso per fare "pendant" con gli impennaggi in coroplast giallo appunto.

 



 

Piper Cub PSS. Per non dover mettere troppo piombo dato il muso corto, ho rinunciato a qualche punto di resistenza nella parte posteriore rivestendo la parte posteriore al baricentro con scotch normale da ufficio. Un terribile crash (con tanto di botto) in picchiata da una ventina di metri ha fatto danni insignificanti. Incredulo, dopo qualche minuto lo stavo di nuovo pilotando come se nulla fosse accaduto (...e non uso EPP!) - decorazione: striscia di vinile rosso.

 

 

Nota bene:

Le tecniche sopra descritte, pur essendo ampiamente collaudate dalla disciplina dello SLOPE COMBAT, e da me stesso, devono essere verificate e collaudate da ogni singolo modellista che ne faccia uso al fine di mantenere sempre gli adeguati parametri di sicurezza in funzione delle proprie esigenze (volo dolce - acro spinta...) e capacità di pilotaggio.

!!!  NON POSSO QUINDI ESSERE RITENUTO RESPONSABILE DELLE ALTRUI IRRESPONSABILITA'  !!!

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